La società moderna è sempre più multiculturale e l’integrazione è una sfida che coinvolge non soltanto le istituzioni, ma anche le imprese. Le scelte di acquisto delle minoranza etniche e culturali, infatti, sono spesso guidate da esigenze e bisogni particolari; per l’impresa sviluppare un’offerta di prodotti/servizi che rispetti queste esigenze è una scelta che va a favore dell’integrazione, oltre che del business, particolarmente quando si parla di culture fortemente diffuse.

Il 28 novembre, con un audit presso il sito produttivo di Bagnolo Cremasco, Zep Italia ha ottenuto la certificazione Halal.
Si tratta di un passo molto importante per Zep perchè questa attesta che un prodotto è stato realizzato in ottemperanza alle indicazioni della Legge Islamica, non include alcun componente da essa proibito e che non è stato in alcun modo in contatto con sostanze o oggetti considerati impuri.

Secondo le ultime stime i fedeli musulmani in Italia sono più di 1 milione e 400 mila, dato in aumento rispetto agli anni precedenti, il che evidenzia come si dovrebbe tenere conto di nicchie di mercato importanti per la crescita del proprio successo. Diversificare e personalizzare sono due modalità necessarie con un mercato globale come quello contemporaneo, per questo la certificazione Halal risulta un’opportunità per incrementare e fidelizzare la clientela.

La certificazione Halal, che riguarda il settore alimentare, cosmetico e farmaceutico, serve a:

• garantire ai consumatori islamici il rispetto dei loro precetti religiosi
• garantire un elevato livello di igiene e sicurezza del prodotto
• rispondere alla crescente domanda di prodotti Halal sul mercato italiano e internazionale.

Il logo Halal aiuta a distinguere i prodotti conformi ai dettami della religione islamica: un modo semplice e sicuro per attirare l’attenzione e avvantaggiare i consumatori nei diversi mercati target.

Le fasi della certificazione sono le seguenti:

• pre-audit facoltativo
• verifica di certificazione
• revisioni annuali
• una nuova certificazione ogni tre anni

Le attività di controllo e audit sono svolte da team composti da esperti del settore specifico ed esperti in diritto islamico.